
Monaco di Baviera: Tra il 3 e il 16 luglio di quest’anno si terranno le votazioni su una proposta di legge di iniziativa popolare dei Freien Wähler riguardante il cambiamento del sistema scolastico di livello superiore, ovvero il ginnasio.
Per i lettori che vivono in Baviera già da anni questa notizia suonerà strana. È infatti molto recente (del 2011) l’introduzione in Baviera della riforma che ha ridotto il percorso scolastico da tredici a dodici anni totali (chiamata anche “Turbo-Abitur” o “G-8”) e ha creato un certo caos nelle università della Baviera, dove si è dovuta organizzare l’accoglienza di due annate di studenti liceali nello stesso momento.
La proposta dei FW è quella di introdurre un sistema a due velocità, in cui viene data la possibilità agli studenti di scegliere tra il percorso veloce da otto anni o quello prolungato da nove anni. Tale iniziativa si inserisce in un contesto nazionale di generale protesta nei confronti della G-8: a marzo di quest’anno nella Bassa Sassonia è stato infatti stabilito il ritorno del ginnasio a 9 anni a partire dall’anno scolastico 2016-2017 e questo può essere letto come il successo delle innumerevoli proteste da parte degli studenti e delle associazioni dei genitori. Nell’Assia e nella Renania Settentrionale-Vestfalia a partire da quest’anno scolastico si lascerà la libertà di scelta agli studenti tra i due modelli.
La riforma introdotta quasi dieci anni fa, e applicata in diversi momenti in base all’autonomia regionale nei diversi Länder, ha attratto sin da subito su di sé una discussione piuttosto accesa. Chi approva il ginnasio a otto anni sostiene che così verrà incoraggiato un ingresso anticipato nel mondo del lavoro delle nuove generazioni, fattore importante per contrastare l’attuale crisi. Chi invece è contrario alla riforma argomenta che con la mancanza di uniformità del sistema scolastico a livello nazionale si creerà uno squilibrio tra le varie regioni (a discapito soprattutto della mobilità degli studenti che entrano nel sistema universitario) e che la qualità e l’approfondimento dell’insegnamento sarà la principale vittima della Turbo-Abitur.
Il dibattito in Baviera è e sarà particolarmente controverso per diversi motivi: innanzitutto l’iniziativa dei Freien Wähler è osteggiata da quasi tutti i partiti principali, ma sostenuta da alcuni gruppi di insegnanti e genitori. Secondariamente – ma non per importanza- la questione del G-8 sta creando delle fratture all’interno della CSU, dove la sezione giovanile, la Junge Union, è strenua sostenitrice del sistema a otto anni e contraria soprattutto a un continuo cambiamento del sistema. Per questi motivi il presidente della Baviera, Horst Seehofer, non si è ancora pronunciato in maniera definitiva sulla questione.
In conclusione, l’introduzione di un sistema a due velocità introduce un’ulteriore opzione tra la G-8 e la G-9, cosa che non può far altro che accendere ulteriormente il dibattito. Gli esperti della Bayerische Philologenverband sostengono infatti un sistema scolastico a 13 anni ma con una chiara decisione sulla durata, senza possibilità di scelta che creino ulteriore caos. Questo bisogno di chiarezza sembra sostenuto anche dagli studenti che hanno protestato negli ultimi anni contro la “Turbo-Abitur” con il motto “niente esperimenti con la scuola”.