
(AGI) – CdV, 19 mar. – Tanti rivoli umani che arrivano da tutte le parti, sotto un cielo che promette bello per il giorno della festa, il giorno di Papa Francesco. A cercare un’immagine sembra appropriata quella dell’acqua del fiume che cerca il varco giusto per confluire in un unico grande corso d’acqua, e dunque ecco questo insieme di canti e di sorrisi e di speranza che anima gia’ decine e decine di migliaia di fedeli e pellegrini armati di bandiere e cartelli inneggianti a Papa Bergoglio che come l’acqua prova a trovare il suo fluire verso una piazza San Pietro.
Bergoglio il piu’ votato dalla prima votazione
Una piazza gia’ dall’alba presidiata dalle forze dell’ordine che cercano di contenere la folla e indirizzarla con calma e ordine verso i punti di raccolta intorno alla basilica. L’uscita della stazione metro Ottaviano e’ uno dei punti piu’ critici per il sistema di sicurezza e ordine pubblico attivato, e li’ sono in azione decine e decine di volontari che indirizzano il flusso umano che si muove verso piazza Risorgimento e da li’ cerca di arrivare a Porta Angelica e quindi in piazza. Stessa situazione all’inizio di via della Conciliazione, come pure nella zona a ridosso dell’ex Sant’Uffizio. Ci sono alcuni varchi dedicati per la stampa e personale di servizio, varchi vigilati da polizia e carabinieri dotati di metal detector.
Fa una certa impressione notare che le strade intorno al Borgo sono deserte, ovvero interdette, e i bar della zona pressoche’ vuoti, al contrario di quanto invece si vede negli altri giorni. La gente pressa ai punti di raccolta e viene fatta avanzare ad intervalli di tempo valutati di volta in volta dai funzionari di turno delle forze dell’ordine, cosi’ da evitare pericolose strozzature, assembramenti che poi diventerebbe molto difficile contenere e gestire con ordine e regolarita’. A operare in questo compito, non certo semplice e che e’ diventato subito sostenuto dalle prime ore del giorno, sono polizia, carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale.
Tutti guardano l’orologio, si sa che il Pontefice intorno alle 8 e 50 fara’ un lungo giro tra la folla in piazza, a bordo di una jeep o della ‘papamobile’, e nessuno vuol perdersi quel momento che precedera’ la solenne Messa di inizio pontificato. Non manca chi cerca di accampare scuse, le piu’ diverse, per fare breccia nei rigidi controlli e sottrarsi cosi’ ai tempi di attesa a una apertura ordinata dei varchi di accesso. I volontari sono al lavoro in tutti i punti critici della vasta area intorno al Vaticano, e in molti sono dislocati anche piu’ lontano, cosi’ da poter da subito indirizzare il flusso di pellegrini. Allestiti numerosi punti di soccorso medico immediato, con tende e ambulanze dislocate nelle zone ritenute potenzialmente piu’ critiche e comunque da dove poi i mezzi di soccorso possono agevolmente spostarsi e raggiungere – nel caso – gli ospedali per trasferire chi dovesse averne necessita’.