
Monaco di Baviera. Un San Nicola differente quest’anno nella Franz-Jospeh Straße. „Siamo nel cuore del potere economico tedesco: da una parte la camera di commercio, dall’altra l’Associazione degli industriali della baviera (vbm – Verband der bayerischen Metall). Nonostante questo potere, oggi la strada appartiene a noi “.
Su queste parole esplodono i 4.000 dimostranti del Sindacato dei metalmeccanici – IGM (Industriegewerkschaft Metall), oggi riuniti a Monaco per manifestare il loro appoggio e solidarietà alla Commissione (Verhandlungskommission) che da settimane si occupa delle trattative per il loro diritti.

I punti principali delle loro richieste sono: il 6 % di aumento sullo stipendio. La possibilità per tutti i lavoratori di poter ridurre fino a 28 ore settimanale il loro orario di lavoro per un massimo di due anni. In più chiedono il contestuale ritorno alle precedenti 35 ore settimanali dalle attuali 40.
Per i lavoratori che lavorano su turni o su modelli di lavoro gravosi, chiedono un contributo (Zuschuss) di ulteriori 750 euro annui. Mentre per i lavoratori che hanno figli inferiore ai 14 anni o parenti a carico bisognosi di cure e per questo necessitano di una riduzione di lavoro, chiedono un sussidio di 200 euro al mese.

Alla base di tutto vi è il desiderio di offrire occupazione ad un numero sempre maggiore di operai, tra cui giovani talentuosi, attraverso un’offerta attrattiva tesa a garantire più qualità e diritti sul lavoro. Secondo la IG Metall, la possibilità di passaggio dalle normali 40 ore settimanali a 28 per due anni ammortizzerebbe, infatti, la forte offerta di manodopera nel settore: turni di lavoro ristretti, equivalgono a maggiore richiesta di personale.
Da questo ne trarrebbero vantaggio anche gli Azubis (studenti-praticanti), che con le ore libere che si verrebbero ad avere, avrebbero più facilità a trovare un’industria disponibile ad offrire loro un posto per svolgere il praticantato.

Per gli stessi Azubis chiedono, inoltre, una retribuzione sul praticantato (Ausbildungsvergütung) fino a 12 mesi e condizioni di orario di lavoro migliori al fine di potersi meglio preparare per gli esami.
A queste richieste ha risposto la rappresentanza dei datori di lavoro con una loro proposta: aumento del 2% dello stipendio per 15 mesi e un compenso una tantum di 200 euro. Ignorando del tutto la tematica dell’orario e le altre richieste.
La reazione di Jürgen Wechsler, Rappresentante di zona e responsabile delle trattative per la IG Metall Bayern, non si è fatta attendere: “Questa controproposta dei datori di lavoro è una provocazione e non è negoziabile. L’offerta tariffaria è totalmente inaccettabile, data l’ottima situazione economica. Inoltre, naturalmente, ci aspettiamo anche un’offerta sul tema dell’orario di lavoro. L’IG Metall ha proposto una riforma organica in materia di retribuzione e orario di lavoro e siamo interessati alle sole proposte e trattative che considerano l’intero pacchetto”