
Münster, Würzburg, Heidelberg e Freiburg, queste sono le 4 città tedesche, nelle quali secondo l’Istituto di statistica Empirica risiedevano nel 2000 il maggior numero di giovani tra i 20 e i 35 anni, circa il 30 percento della popolazione. A queste, nel 2011 se ne sono aggiunte altre 14: Karlsruhe, Erlangen, Bayreuth, Regensburg, Darmstadt, Leipzig, Flensburg, Rostock, Kiel, Dresden, Mainz, Trier, Jena e München. 18 città in tutto, le più amate dalla generazione dei “giovani-adulti”, che qui vogliono trasferirsi per studiare e per godere di ambienti culturali ricchi e dinamici.
E questo nonostante i prezzi degli affitti continuino a crescere, soprattutto nelle grandi città, dove la maggiore affluenza di persone e quindi la maggiore richiesta di alloggi comprime il mercato immobiliare, innalzandone le tariffe. Del resto, proprio il desiderio dei più giovani di trasferirsi nelle grandi metropoli peggiora la situazione immobiliare: gli studenti si spostano nelle città più “alla moda” e pur di esaudire il proprio sogno preferiscono pagare un affitto più alto e rinunciare agli agi della vita quotidiana. Non importa quanto piccolo o costoso sia l’appartamento trovato, l’importante è vivere in città.
Questo ha però portato ad un vero e proprio boom nei prezzi degli affitti, cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni. Solo per fare alcuni esempi: a Dresda tra il 2013 e il 2014 il costo degli affitti è aumentato del 5,2 percento, raggiundendo i 6,87€ al metroquadrato. In vetta alla classifica la città di Monaco, dove per la locazione di un appartamento si paga in media 12€ al metroquadrato. Ma anche in altre grandi città le cose non vanno di certo meglio, ad Amburgo ad esempio i prezzi sono cresciuti dal 2007 ad oggi di oltre il 40 percento.
Tuttavia le alte tariffe non fermano l’ondata dei giovani, che piuttosto di rinunciare al loro desiderio di spostarsi in città, risparmiano su altri fronti. Certo il prezzo conta, ma messi di fronte alla decisione se affittare per la stessa cifra un appartamento di 80 metriquadrati a Francoforte sull’Oden (città a un’ora dalla capitale) o una stanza in un WG a Berlino, sceglieranno sempre Berlino. Le grandi città sono diventate veri e propri punti di ritrovo per chi si sposta da piccoli paesi di provincia, ma anche per chi si trasferisce da altre grandi città. I motivi possono essere i più diversi, ma tra questi certo i più importanti sono la possibilità di studiare in importanti atenei, di trovare un buon posto di lavoro e di sfruttare le offerte culturali delle metropoli.
Le conseguenze sono facilmente intuibili: le grandi città stanno esplodendo e devono necessariamente crescere per far fronte a questa ondata migratoria. Solo nella regione bavarese è prevista nei prossimi anni la costruzione di oltre 915 mila nuove abitazioni. E nel frattempo le piccole città si spopolano, perdono i loro giovani, che difficilmente una volta trasferitisi hanno l’intenzione di ritornare in provincia.