Il dibattito sul Familienpass 2014

Monaco di Baviera: Familienpass 2014
Monaco di Baviera: Familienpass 2014

Monaco di Baviera: Ogni anno il comune offre in vendita per € 6 a famiglie fino a quattro figli il cosiddetto “Familienpass”, ovvero una carta che aiuta le famiglie a sostenere le spese quotidiane e offre sconti su diversi servizi, come l’ingresso a piscine pubbliche, musei e le consumazioni presso diverse birrerie e ristoranti. Moltissime famiglie lo acquistano ogni anno ed è un servizio molto apprezzato sin dalla sua prima edizione, sette anni fa.

Ogni anno il comune cambia l’immagine che viene stampata sul Familienpass e sui volantini che lo pubblicizzano, anche per dare risalto al concetto che ha di famiglia: ovunque ci siano bambini c’è anche un nucleo familiare, che si tratti di famiglie eterosessuali, famiglie allargate, con genitori soli, con nonni e nipoti o con coppie dello stesso sesso e bambini.

Quest’anno la discussione si è proprio accesa su quest’ultima tipologia. Come potete vedere sulla pagina ufficiale del comune i simboli del Familienpass di quest’anno sono due coppie omosessuali: una coppia di uomini con una bambina e una coppia di donne con due bambini. Il comune l’ha fatto come semplice continuazione della campagna su questo progetto, ma alcuni cittadini non l’hanno presa bene.

C’è infatti chi ha scritto una petizione on-line per chiedere di cambiare l’immagine. Finora tremila persone hanno firmato la petizione e gli organizzatori si aspettano che arrivino a cinquemila.

La risposta a queste critiche arriva da Christine Strobl, secondo sindaco di Monaco: “vogliamo che tutti i bambini e le famiglie che vivono qui si sentano a proprio agio e che la città possa vivere a pieno tutta la sua varietà”. Brigitte Maier, addetta alle pubbliche relazioni del comune, aggiunge che “il Familienpass è aperto a tutte le famiglie, e per questo ogni anno l’immagine che lo rappresenta è cambiata. Le famiglie che si lasciano fotografare per la campagna sono vere e riflettono la realtà sociale di Monaco”.