Monaco di Baviera. Ieri mercoledì 9 maggio è stato celebrato come ogni anno in molte città d’Europa l’”Europatag”. In Germania a Monaco di Baviera e Berlino. In Francia a Marsiglia, Strasburgo e Parigi. La manifestazione celebra i valori fondanti dell’unità europea e della pace all’interno del vecchio continente.

Nel capoluogo bavarese ha organizzato e sostenuto l’evento la Landeshauptstadt München in collaborazione con l’Eurpäisches Parlament Informationsbüro München, la rappresentanza monacense della Europäische Kommission, l’Europäische Bewegung Bayern e.V. e l’Europa Union Deutschland – München. Organismi e associazioni pro Europa presenti a Marienplatz con tanti stand. Dalle ore 14.00 fino alle 20.00 è stato dato spazio ad intermezzi culturali dedicati ai giovani, discussioni sui principali temi che riguardano da un lato il funzionamento dell’Europa con politici dello stato bavarese e del Parlamento di Bruxell, dall’altro gli obiettivi che l’UE si è prefissata di raggiungere: maggiore uguaglianza sociale innanzitutto.
Ad aprire la giornata è stato il Bürgermeister Joseph Schmidt che ha salutato la piazza ribadendo l’importanza dell’unione di tutti i 28 stati europei per il mantenimento della pace e il miglioramento della vita di tutti i suoi cittadini e come Monaco – comune e città europea – “ha la sua forza motrice nell’Europa”. A seguire è stato introdotto il primo spazio culturale dedicato a bambini e giovani: “Europa in Bewegung” e “Europa! Weniger Mauern – Mehr Miteinander” (slogan dell’intera giornata). Markus Pürzer di Radio Top-FM ha moderato l’evento.
Al centro della giornata dunque l’Europa in quanto idea di unione d’intenti, gestione comune, integrazione sociale, libera circolazione di merci e persone. Ma qual è il pensiero dei partecipanti sull’Europa e quali sono dal loro punto di vista i vantaggi e gli svantaggi dell’EU in quanto istituzione sociale ed economica che interessa 28 stati diversi? “Il vantaggio sta nel fatto che noi europei possiamo e dobbiamo restare uniti per andare avanti assieme in questi tempi non facili, ma d’altra parte bisogna capire che nessuno può fare ciò che vuole”, ci ha detto Ulla Rüdenholz, Präsidentin der Europäischen Bewegung Bayern e.V. Più accomodante invece Ute Hartenberger, Landesgeschäftsführerin dell’Europa Union Bayern e.V., secondo la quale “il vantaggio è innanzitutto quello di poter vivere pacificamente e integrare le diverse culture. La cosa più bella è non aver vissuto più nessuna guerra” tuttavia prosegue dicendo “d’altra parte ciò che dovrebbero ancora migliorare sono le condizioni sociali, che dipendono in larga parte ancora dai singoli stati nazionali”.
Programma e interventi. Dopo il saluto del sindaco di Monaco Schmidt – avvenuto intorno alle 14.15 – si sono susseguiti il già citato “Weniger Mauern – Mehr Miteinander” e Musik von Ecco di Lorenzo. Alle 16.30 spazio al Gespräch con Joachim Menze, membro del Parlamento Europeo col quale sono stati affrontati i temi riguardanti i rapporti con l’UE e i lavori svolti nell’omonima commissione. Altri interventi di discussione hanno visto protagoniste le Stadträtin Manuela Olhausen (CSU) ore 17.35 e Sonja Haider (ÖDP) ore 18.10. A fare da intermezzo, il coro romeno Ciuleandra München, danze irlandesi e andaluse.
Accenni storici. Il 9 maggio celebra la ricorrenza annuale della Dichiarazione di Schuman. Nel 1950 l’allora ministro degli esteri francese Robert Schuman espose durante un suo discorso a Parigi una nuova idea di Europa che nelle idee potesse superare definitivamente i conflitti bellici ed economici ed inaugurare una stagione di unione d’intenti volta a creare e sviluppare progetti di crescita comune. La dichiarazione di Schuman viene considerata come l’atto fondante dell’odierna Unione Europea grazie alla previsione di un’istituzione largamente riconosciuta dagli stati partecipanti per le gestione e la produzione di acciaio e carbone. Nel 1951 venne sottoscritto il primo trattato dal quale ne nacque una pensata sulle stesse idee.