Violenza contro gli insegnanti in Germania

Insegnanti nella spirale della violenza. Problema sociale in Italia come in Germania.

La violenza nelle scuole è sempre esistita. Ieri era strumento di chi sedeva dietro la cattedra. Oggi si registrano sempre più episodi a ruoli invertiti. In Germania parlare di questo fenomeno è quasi tabù.

Insegnanti nella spirale della violenza. Problema sociale in Italia come in Germania.

La cronaca di questi giorni in Italia riporta di docenti umiliati e derisi di fronte alla classe, gomme chewing-gum tra i capelli, aggressioni durante i colloqui con i genitori e molto altro ancora.

In Germania è stata effettuata un’indagine statistica da parte dell’Istituto di ricerca Forsa su incarico del Verband Bildung und Erziehung (VBE), i dati forniti dall’Istituto di ricerca indicano una situazione non molto diversa da quella italiana. La metà dei 1200 docenti intervistati ha subito offese e minacce (48%). Un quinto (20%) si è visto diffamato su Internet, dove i social media ricoprono un ruolo importante, e un 26% ha accusato violenze fisiche.

L’intervista telefonica ha raccolto le testimonianze di docenti, pedagoghi e operatori scolastici e condotto uno studio rappresentativo su tutto il territorio. Unica eccezione lo Stato di Brema, oppostosi a fornire dati, assicurando si tratti di casi di violenza isolati.

Tali risposte rafforzano dunque la tesi del Presidente del VBE Udo Beckmann, il quale parla di dati allarmanti e importanti che evidenziano una questione ritenuta “marginale” (Randphänomen) agli occhi del Ministero dell’Istruzione, eclissata da una diffusa “cultura del silenzio”, dove tutti sanno ma nessuno parla. “Was ich nicht weiß, macht mich nicht heiß”.

Impegnata nei dibattiti sul velo, bullismo e antisemitismo, anche in Germania si “scopre” dunque un problema comune alla società moderna. La scuola come luogo di babysitteraggio e non più di crescita, il lento declino di una scala dei valori e l’imbarbarimento di una civiltà. La nostra.