Ilsoleitaliano intervista la cantante Elisa.

Elisa a Verona
Elisa © F&P Group

Raggiungiamo Elisa mentre è in aeroporto a Londra, in attesa di prendere il volo che la riporta in Italia dopo il concerto della sera prima che ha aperto il suo tour.

Elisa avrebbe dovuto cantare in concerto lunedì 15 dicembre nel locale  LKA Longhorn di Stoccarda, ma la serata è stata cancellata per problemi tecnici e logistici. Dal sito ufficiale del club, si legge che tutti i biglietti acquistati saranno interamente rimborsati.

IlSoleItaliano ha intervistato Elisa in vista di questa tappa tedesca del tour, ed ecco cosa ci ha risposto la cantante

Come è andato il concerto londinese?
È stato incredibile, è andato super benissimo, sono entusiasta. È stato un concerto sold out, in un bellissimo club storico di Camden Town, davvero un inizio coi fiocchi. Il locale era pieno zeppo di italiani. Credo che la maggior parte vivesse a Londra, ma c’era anche gente venuta apposta dall’Italia.

In sottofondo si sentono allegre voci di bambini. Sono Emma e Sebastian, i figli che Elisa ha avuto dal compagno Andrea, componente del gruppo. Le chiediamo se li porta sempre in viaggio con loro.
Sì, vengono sempre con noi, ma senza l’aiuto della nostra tata sarebbe impossibile. Però preferisco portarli con noi, altrimenti saremmo troppo tempo separati.

Elisa 2
Elisa © F&P Group

Luciano Ligabue in un’intervista ha detto che la maternità ti ha cambiata molto. È vero? In che modo?
Wow, ha detto così? Sì, è vero che sono cambiata tanto…penso di essere più aperta. Nel bene e nel male. Una volta parlavo meno, stavo per i fatti miei, ero più riservata. Adesso invece sono un fiume in piena, sono più diretta.

Spesso la parola “rabbia” e “ribellione” ritornano sia nel tuo modo di esprimerti che nelle interviste che rilasci. Che sentimenti sono per te? Sono importanti per esprimerti musicalmente?
Sì, la rabbia è ancora il mio motore, anche se negli ultimi anni con l’arrivo dei bambini e con vicende personali, sicuramente si è aggiunta anche tanta felicità. Prima mi sentivo più combattiva.

Ma questi sentimenti di ribellione erano rivolti alla società e al sistema, o a fatti esistenziali personali?
Entrambe le cose. Era il mio modo di reagire caratterialmente.

Che cosa cambieresti della società di oggi?
Vorrei che ci fossero delle leggi che permettessero agli italiani di pagare meno tasse. E aiuterei la gente ad esprimersi, a rischiare, a realizzare i propri sogni. Il contrario di adesso, dove la gente è portata a scappare, a rinunciare a realizzarsi.

Cosa ne pensi dei tanti italiani che hanno deciso di rifarsi una vita all’estero?
Non li giudico. Li comprendo. Comprendo sia chi rimane, sia chi se ne va. Tu che hai fatto questa scelta lo sai bene: anche io ho vissuto all’estero in alcuni periodi della mia vita e so che non è facile. È una scelta molto personale. Perché si tratta della tua vita, del tuo tempo, nessuno te lo ridà indietro. È giusto che sia tu a decidere come viverlo e nessuno deve giudicarti.

Quanto conosci la Germania? Che rapporto hai con la cultura tedesca?
La Germania la conosco bene, ci sono stata tantissime volte perché ho fatto da supporter a Eros Ramazzotti nel ’98 e mi è piaciuta un sacco, in particolar modo mi sono piaciute Berlino e Amburgo. I tedeschi li conosco abbastanza bene perché da piccola andavo spesso in Croazia e in Austria e c’erano sempre tanti tedeschi in vacanza. Mi piace molto la loro cultura. Sono estremamente ordinati, precisi, hanno rispetto per il lavoro e soprattutto adoro il modo in cui organizzano gli spazi per la famiglia e per i bambini. Ci tengono a organizzare le cose per rendere la vita migliore, un po’ come il popolo scandinavo. Questi sono aspetti che per me valgono oro.

Cosa metteresti sotto l’albero quest’anno, per te e per la tua famiglia?
Mi auguro di continuare a fare bene il mio lavoro, di riuscire a dedicarmi come vorrei alla mia famiglia, e mi auguro di avere le energie per riuscire a fare tutto!