Intervista a Marco Romano – Candidato Cinque Stelle

Marco Romano candidato per il Movimento 5 stelle alla Camera della Repubblica Italiana nella ripartizione Europa. Nato a Salerno il 18/11/1982 è Professore di Informatica e ricercatore presso la Universidad Carlos III de Madrid.

Marco Romano candidato per il Movimento 5 stelle alla Camera della Repubblica Italiana nella ripartizione Europa

Perché ha deciso di candidarsi a queste politiche?
Ci sono varie ragioni per cui ho deciso di candidarmi e mettermi a disposizione del nostro Paese. Ho lasciato l’Italia per inseguire i miei sogni e realizzarmi professionalmente. Oggi insegno all’Università, vivo di ciò che amo e trasmetto ai miei studenti i miei valori e la mia passione. Credo, però, che dopo tanti anni all’estero sia arrivato il momento di restituire al mio Paese il risultato della mia esperienza. Ho un punto di vista nuovo e guardando l’Italia da fuori ne vedo maggiormente limiti, difetti ma vedo anche potenzialità e la forza delle mie radici.  C’è una frase di Borsellino che amo tanto: “Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”.  Voglio partecipare attivamente al cambiamento, voglio un Paese che non sia più terra da abbandonare ma terra in cui tornare per realizzarci tutti.

Perché un elettore della Baviera o del sud della Germania dovrebbe votare Lei e il 5Stelle?
Il Movimento 5 stelle è l’unica forza politica che mette il cittadino italiano che risiede fuori o dentro il nostro Paese veramente al centro della propria azione politica. Candida solo persone competenti, pulite e con le mani libere per poter portare avanti il proprio programma. Il nostro programma è dedicato a tutti i connazionali che vivono all’estero e riassume le problematiche comuni a tutti. Io mi propongo come il legame forte fra buona politica e le migliaia di nostri connazionali che vivono all’estero. Resterò in contatto costante con le associazioni e le organizzazioni di noi Italiani residenti in Europa e lavorerò per essere la voce di tutti.

Un’azione concreta del suo programma che possa interessare gli elettori del sud della Germania.
Sono ancora in contatto con tanti amici in Baviera, quando ero piccolo spesso seguivo mio padre che in quel tempo lavorava in Siemens e si recava frequentemente a Monaco. Oggi mi scrivono preoccupati innanzitutto per la sicurezza del loro voto. Dopo anni di sfiducia verso la politica italiana, spesso disinteressata verso i problemi di chi vive all’estero, vorrebbero il Cambiamento. Sono, però, preoccupati del sistema di voto evidentemente poco sicuro e soggetto a possibili manipolazioni. Dobbiamo incominciare da qui. Tutti i nostri diritti dipendono dal nostro diritto al voto personale, eguale, libero e segreto. Riformeremo immediatamente il sistema di voto con l’introduzione del voto elettronico e garantiremo a tutti diritto di partecipare in modo trasparente alle scelte politiche del Paese indipendentemente dalle nostre bandiere politiche.

Una cosa che realizzerà il 1° anno se dovesse essere eletto.
A parte la riforma del sistema elettorale per promuovere la partecipazione veramente libera dei nostri connazionali all’estero, tratterò il problema di coloro che hanno difficoltà ad integrarsi in culture molto differenti e allo stesso tempo devono svolgere azioni burocratiche con il proprio Paese di origine. Lavorerò per riorganizzazione gli organismi per gli italiani all’estero. Vogliamo servizi più accessibili, moderni, vicini ai nostri concittadini. Occorre anche sburocratizzare e digitalizzare la Pubblica Amministrazione. Come Professore d’Informatica sento molto questi temi. Come cittadino che ha vissuto intrappolato nella burocrazia ancora di più.

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