
Monaco di Baviera. Il 1963 era stato il primo anno in cui si era svolta, a Monaco, la conferenza sul tema soluzione dei conflitti e cooperazione internazionale che investiva in primo piano la questione della sicurezza. Al 53esimo anno della sua esistenza, la Münchner Sicherheitskonferenz (MSC) tocca argomenti attuali, come il futuro delle relazioni transatlantiche, la coalizione della NATO dopo l’elezione di Donald Trump come presidente degli USA, la crisi Ucraina, le relazione tra la Russia e l’occidente, la guerra in Siria, la situazione della sicurezza nel Pacifico asiatico e nel Nord Korea. Posto centrale sicuramente avrà la questione del terrorismo internazionale e del cambiamento climatico.
Il convegno internazionale di quest’anno avrà luogo dal 17 al 19 febbraio e verrà ospitato alla Bayerische Hof di Monaco, dove sono previsti ospiti internazionali in numero nettamente superiore a quello registrato negli anni precedenti. Già 500 invitati hanno confermato la loro presenza.
Tra le tante partecipazioni previste, c’è anche quella del neo eletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Un evento che avrà sicuramente la sua importanza, soprattutto se si considera le proteste e le sollevazioni popolari che Trump è già riuscito a suscitare in diverse parti del mondo da quando è stato eletto presidente. Ultime, cronologicamente parlando, le manifestazioni di migliaia e migliaia di persone, dagli Stati Uniti come dal resto del mondo, contro il bando all’ingresso negli USA dei sette paesi a maggioranza musulmana – Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen – imposto da Trump.
La delegazione attesa da Washington sicuramente darà all’intero evento una portata di massima importanza. Tra le varie personalità politiche di cui è previsto l’arrivo, c’è il nuovo ministro americano della difesa James Mattis ed è probabile una visita del vice presidente Mike Pence. E poi diversi senatori americani, tra cui il consigliere per la sicurezza nazionale Michale Flynn.
Così come affermato dal presidente della MSC Wolfang Ischinger, il vertice internazionale avrà luogo solo qualche settimana dopo l’inaugurazione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti. Una simultaneità di eventi che non può passare inosservata, e si cercherà da questo convegno di stabilire, fin da subito, un dialogo tra America e il resto del mondo per una cooperazione sana e duratura.
La sicurezza dei partecipanti al convegno è uno dei temi centrali dell’organizzazione dell’evento. Le aree cittadine interessate ad operazioni di sicurezza sono la Promenadeplatz di fronte al Bayerische Hof e tutte le strade adiacenti. Unità di cento poliziotti delle forze armate e del reparto mobile dalla Bavaria e da altre Bundsländer saranno concentrate a Monaco e collaboreranno con la polizia della città. Se l’anno scorso il numero complessivo dei poliziotti in missione era stato di 3700, quest’anno sarà notevolmente superiore. Unità speciali come i tiratori di precisione lavoreranno sotto copertura e sarà autorizzata una no-fly zone sopra i tetti della città.
L’ipotetico pericolo di un attacco terroristico accentua ulteriormente le operazioni di sicurezza. Gli edifici che ospiteranno gli invitati verranno attentamente ispezionati poco prima dell’arrivo degli ospiti per accertarsi che nessuna carica esplosiva o simili siano presenti nelle zone interessate.
La reazione sociale a questo convegno internazionale è stata, poco meno di un anno fa, di totale protesta e disapprovazione. Dai 3000 ai 4000 dimostranti manifestarono nelle strade avversando questo annuale vertice internazionale. Per l’imminente edizione, nella fattispecie, si attendono manifestazioni contro Donald Trump. Come affermato da Claus Schreer, organizzatore del Münchner Aktionsbündnis, «Non c’è spazio per ideologie nazionalistiche e populistiche, sia che si tratti di razzismo, di antisemitismo o di campagna diffamatoria anti-Islam».
È già stata annunciata, per sabato 18 febbraio alle 13, una catena umana di protesta nell’area pedonale attorno alla zona del congresso. Da Stachus (Karlsplatz) fino a Marienplatz, passando per Lenbach e Odeonplatz.