
Monaco. La città dovrà per sempre fare i conti con la sua storia, che l’ha vista durante la seconda guerra mondiale protagonista della nascita e dell’evoluzione del nazionalsocialismo.
Una storia buia e particolarmente difficile da dimenticare ha il museo Haus der Kunst. Secondo quanto riferito dal responsabile questo giovedì sera, alcune svastiche sarebbero state disegnate sui muri del museo. I simboli nazisti sono stati disegnati con del gesso bianco sulle pareti vicine all’ingresso principale. Proprio in quel punto si trova l’installazione a parete “Résistance” dell’artista Christian Boltanski e un’opera a pavimento di Gustav Metzger dal titolo “Travertin/Judenpech”, che è stata a sua volta imbrattata con una stella di David. Entrambi gli artisti già negli anni ’90 si erano posti in maniera molto critica nei confronti dell’architettura monumentale dell’edificio e nelle loro attuali installazioni raccontano di coraggiosi atti di resistenza e dolorose storie di espulsione.
Realizzato nel 1932 dall’architetto Paul Ludwig Troost, questo edificio monumentale venne trasformato in nuovo museo cittadino nel 1937, per volere dello stesso Adolf Hitler che ne volle celebrare l’apertura con una grande parata. Fino alla fine degli anni ’40 veniva qui realizzata la Große Deutsche Kunstausstellung, una tra le più grandi mostre d’arte tedesche del tempo, ma soprattutto maestoso mezzo di propaganda del nazionalsocialismo. Il museo divenne quindi negli anni simbolo, negativo, dell’uniformazione dell’arte e della persecuzione di pittori e scultori durante tutto il periodo nazista.
Durante gli ultimi decenni, tuttavia, la Haus der Kunst ha cercato di liberarsi di questo “contorno” negativo, di ristrutturare la sua storia e di rafforzare la sua presenza sul territorio, offrendo al suo pubblico mostre e installazioni sempre più prestigiose e raffinate, tanto da essere oggi uno dei musei d’arte moderna più importanti a livello europeo.