
Stoccarda: Dopo anni di trattative e di lotte, nel 2010 il cantiere “Stuttgart 21” viene ufficialmente inaugurato e hanno inizio i lavori di demolizione della stazione centrale di Stoccarda. Sì, perché l’ormai famoso progetto infrastrutturale prevede lo smantellamento di una parte della stazione ferroviaria della città e la costruzione di una stazione sotteranea, che consenta anche il passaggio dei treni ad alta velocità. I lavori tuttavia vengono sospesi, a causa soprattutto degli eventi che nella notte tra il 30 settembre e il 1 ottobre di quello stesso 2010 vedono protagonisti i manifestanti anti-S21 e la polizia.
Nel settembre di quell’anno, proprio successivamente all’inaugurazione dei lavori, le proteste contro il progetto si fanno più dure, quasi 35 mila manifestanti partecipano attivamente ai cortei e alle dimostrazioni pubbliche. Proteste che nella giornata di giovedì 30 culminano con uno scontro pesantissimo tra i cittadini e la polizia, che interviene con lacrimogeni, manganelli e acqua, per garantire il proseguimento dei lavori. Durante gli scontri quasi 180 persone rimangono ferite, tra queste anche anziani e giovani. Per capire quanto accaduto in quel “giovedì nero” è stata attivata una commissione d’inchiesta, riunitasi nel corso del 2014 per discutere sugli eventi e in particolare sul modo di agire, ritenuto da molti inadeguato, delle forze dell’ordine.
Ebbene, i lavori per la costruzione dei primi pozzi sono ripresi ufficialmente questo martedì. E certo, non senza problemi. In più di 600, contrari al progetto, hanno infatti protestato a gran voce contro la riapertura degli scavi.
Le prime opere di ricostruzione si svolgeranno nell’area della ex stazione degli autobus e proseguiranno, per la sola costruzione del traforo, fino a maggio 2016. Per poter vedere la stazione finita bisognerà attendere il 2021, quando secondo il progetto la nuova linea ferroviaria dovrebbe entrare in funzione. Per l’intero progetto sono già stati stanziati 6,5 miliardi di euro. Cifra più che raddoppiata rispetto agli inizi, se si pensa che nel 2005 le ferrovie tedesche avevano pianificato una spesa di 2,5 miliardi.
Solo pochi giorni dopo l’inizio degli scavi, un nuovo problema, del tutto inaspettato, ha causato lo stop dei lavori. Sarebbero infatti state ritrovate, a circa due metri e mezzo di profondità, diverse lastre di arenaria, che potrebbero essere i resti di un antico edificio. Archeologici ed esperti del territorio sarebbero già al lavoro sul luogo del ritrovamento. In base alle prime indagini, si tratterebbe di un edificio del XVIII secolo, più in particolare potrebbe essere un muro di protezione, eretto per prevenire il rischio di inondazioni.
Quel che è certo, è che fino a che non si farà luce sulla provenienza dei reperti rinvenuti, i lavori di smantellamento e di scavo non potranno proseguire.