
Monaco di Baviera: La Baviera è dagli anni Novanta un punto nevralgico per lo stallo temporaneo di richiedenti asilo politico dalle zone di guerra in Medio Oriente e Africa. Ma mai come in quest’ultimo periodo la situazione dei rifugiati ha toccato soglie allarmanti.
Come riportato da tutti i media, negli ultimi giorni stanno arrivando sempre più rifugiati e la città non è preparata alla loro accoglienza.
Il presidente dei ministri Seehofer (CSU) ha dichiarato il suo malcontento per l’incapacità di gestire questa crisi.
L’inverno è alle porte e decine di rifugiati stanno dormendo all’aperto. Mancano alloggi, coperte, abiti invernali, medicinali.
Mentre i partiti politici si criticano a vicenda e discutono tra loro, si cerca di arrivare al più presto a una soluzione ragionevole. Dall’idea di utilizzare un tendone dell’Oktoberfest (poi escluso perché non può essere riscaldato) fino all’Event Arena, crescono di giorno in giorno le proposte di luoghi che si stanno valutando come sistemazioni per i rifugiati in alternativa alle già strapiene Bayernkaserne e Kapuzinerhölzl.
Si parla anche della scuola per sordomuti nella Fürstenrieder Straße, l’istituto agrario nella Berg-Laim-Straße e il Siemens Sportpark, e ieri è stata confermata l’area vip dell’Olympiastadion per la sistemazione di 180 posti letto.
Le organizzazioni non governative e le associazioni come Refugio e Glockenbach Werkstatt organizzano turni di volontari per la selezione e la distribuzione di viveri e materiali donati dai cittadini nonché attività ricreative e di supporto per i rifugiati.
Su Facebook è nata in modo spontaneo anche una pagina dedicata alla sede di Kapuzinerhölz che aggiorna costantemente sulla situazione e informa i lettori sui viveri e altre donazioni necessarie in modo da evitare un esubero di beni inutili che intralcerebbe soltanto i lavori.