Augsburg: Le banconote da 50 euro erano così ben contraffate, che i poliziotti stessi ad un primo sguardo non si erano resi conto della falsità della valuta. Ma un valido “consiglio” li avrebbe messi sulla pista giusta e convinti a fare maggiori controlli. Controlli che hanno portato la Polizia a scoprire le false banconote e a proseguire le indagini.
Secondo quanto riferito dall’Ispettore capo del Falschgeldabteilung des Landeskriminalamtes (il dipartimento di stato che si occupa della contraffazione della valuta) sono stati necessari diversi
test e prove di tatto e di vista per affermare con certezza che i soldi recuperati non erano veri. La filigrana, ad esempio, sempre secondo gli esperti del dipartimento, era davvero ben imitata. Nessuna sorpresa, quindi, che nè i negozianti, nè la Polizia abbiano potuto subito capacitarsi dell’inganno.
Nessuno stampatore amatoriale quindi in questo caso, ma veri e propri esperti contraffattori. Secondo gli specialisti della Banca centrale tedesca infatti, i falsari apparterrebbero al cosiddetto “Napoli group”, associazione criminale di origine napoletana e che sarebbe affiliata al clan camorristico. Ma c’è di più. Le banconote false, prodotte con macchine da stampa di alta qualità, sarebbero state collegate a un carico che nel settembre 2014 è stato sequestrato dalla Guardia di finanza italiana su un camion nei pressi di Napoli e, nello stesso tempo, in una stamperia nella città rumena di Oradea.
Una parte delle banconote da 50 euro falsificate erano già, a quel tempo, in viaggio verso la Germania. Nel novembre 2014, infatti, un ragazzo di origini rumene era stato fermato dalla Polizia nei pressi di Augsburg per un controllo di routine. Tra gli effetti personali del giovane anche alcune banconote, che inizialmente non suscitarono negli ufficiali alcuna curiosità. Ma analisi più approfondite e ricerche successive hanno portato i poliziotti a identificare la valuta come falsa e a rintracciare alcuni conoscenti del ragazzo fermato, tutti rumeni e risiedenti ad Augsburg.
Da pochi giorni è iniziato il processo contro il 31enne rumeno, che si è dichiarato completamente estraneo ai fatti, in quanto non consapevole che le banconote in questione fossero false. Secondo quanto affermato dalla Polizia, il ragazzo avrebbe potuto ricevere i primi soldi falsi in un’area di servizio di St. Pölten, Austria.