Augsburg: È ancora in corso il processo che vede imputata la Stadtsparkasse di Augsburg, denunciata per frode da alcuni clienti. Nel 2008 l’Istituto di credito avrebbe infatti convinto diversi risparmiatori ad impegnare ingenti somme di denaro in un investimento altamente rischioso, senza però avvisarli dei pericoli elevati dell’operazione.
Ingrid Schäfer, insegnante di Augsburgo, ha perso a causa di questo investimento 20 mila euro e si dice profondamente indignata per l’accaduto e per un comportamento che lei definisce immorale. Il consulente finanziario, che a quel tempo le parlò dell’investimento,
non la informò affatto del pericolo di perdere l’intera cifra, ma anzi la convinse che, nel peggiore dei casi, avrebbe riavuto indietro tutto il denaro investito in appena tre anni e a interessi zero, ovvero senza subire alcuna perdita. Insomma, un’informazione ingannevole, considerando quello che è successo poi.
L’avvocato Bernd Paschek, specializzato in diritto bancario, si è espresso molto più drasticamente, parlando di un caso grave di frode e di voluta disinformazione, la banca e i suoi consulenti avrebbero infatti occultato ai loro clienti importanti informazioni relative all’investimento.
La controversia ruota attorno a un cosiddetto “certificato espresso”, che la Schweizer Bank Credit Suisse avrebbe inviato all’istituto di credito tedesco nel 2008 e che avrebbe pubblicizzato come “un cesto pieno di opportunità”. Il certificato prometteva una rendita del 14,19%, quindi molto alta, ma insieme citava anche i rischi elevati dell’investimento. E sebbene tali rischi fossero ben espressi nel foglio illustrativo della banca svizzera, essi mancavano del tutto nella pubblicità rilasciata dalla Sparkasse ai suoi clienti. Una mancanza molto grave da parte della banca tedesca, che viene ora rimproverata, non solo di aver prodotto una pubblicità ingannevole, ma di aver voluto “giocare d’azzardo” con i soldi dei suoi clienti, mancando del tutto al suo compito di consulenza ed approfittando della fiducia che riponevano in lei i risparmiatori.
Ma se la signora Schäfer ha perso 20 mila euro, molto peggio è andata ad una pensionata di 81anni, che nel “Korb voller Chancen” aveva investito e poi perso ben 130mila euro, tutti i suoi risparmi. La donna aveva citato per danni la Sparkasse di Augsburg, e in prima istanza il tribunale della città le aveva dato ragione. Tuttavia, la corte d’appello di Monaco ha annullato la sentenza e respinto il ricorso. Questo soprattutto a causa della testimonianza del consulente finanziario, secondo il quale egli avrebbe mostrato l’informativa della Credit Suisse alla cliente e l’avrebbe quindi informata del rischio di perdita totale della somma investita. L’avvocato Paschek parla in questa circostanza di una “falsa dichiarazione”, in quanto a nessuno dei clienti frodati sarebbe stato mostrato il foglio in questione.
La Sparkasse respinge tutte le accuse che le sono state rivolte e, tramite il vicepresidente Walter Eschle, fa sapere di non ritenersi colpevole per quanto accaduto, in quanto tutti i consulenti finanziari avrebbero informato i clienti seguendo le norme di legge. Inoltre il pacchetto offerto dalla banca svizzera era allora un prodotto molto comune, che è stato proposto anche da molti altri istituti di credito. Eschle afferma poi che a quel tempo nessuno poteva immaginare che l’investimento sarebbe stato, soprattutto a casua della successiva crisi finanziaria, un fallimento totale.