
Monaco di Baviera: Periodo di grandi scioperi questo per la Germania. Dopo i ferrovieri, ecco il turno di educatori e operatori sociali. Come annunciato lo scorso giovedì, asili nido e altre strutture educative resteranno chiuse nell’intera regione bavarese per almeno due settimane. Lo sciopero, iniziato questo lunedì, coinvolge tutti i lavoratori dei Kindergarten comunali ed è stato definito dai loro portavoce “illimitato”: finché non ci sarà un’avvicinamento delle istituzioni alle richieste dei sindacati, l’astensione dal lavoro continuerà.
Nonostante le dimostrazioni avvenute a livello nazionale nel mese di marzo e nonostante i molti incontri tra sindacati e istituzioni, non vi è stato alcun passo avanti nelle trattative, che rimangono quindi ferme al punto di partenza. Le tre sigle sindacali in mobilitazione, ovvero Verdi, Gewerkschaft Erziehung und Wissenschaft (GEW) e Deutscher Beamtenbund (dbb), chiedono che ci sia per gli oltre 240 mila lavoratori del settore un aumento dello stipendio del 10% e un maggior apprezzamento delle professioni grazie anche ad una classificazione superiore.
Secondo l’Associazione dei datori di lavoro comunali (Vereinigung der kommunalen Arbeitgeberverbände, VKA) questo aumento comporterebbe un costo totale pari a 1,2 miliardi di euro, spesa attualmente insostenibile. I membri della VKA hanno comunque chiesto che le trattative continuino, pur criticando aspramente lo sciopero: secondo loro infatti un’assenza dal lavoro così prolungata è eccessiva e coinvolge necessariamente anche genitori e bambini, che non dovrebbero invece essere implicati.
Anche il ministro bavarese per gli affari famigliari, Emilia Mueller, ha fatto appello in questi giorni ai sindacati affinché si raggiunga rapidamente un accordo. Il ministro ha però anche sottolineato che il quadro regionale per le professioni educative deve essere migliorato, soprattutto in un periodo in cui vi è carenza di personale preparato, e sicuramente un salario più alto renderebbe la professione più attraente per le nuove generazioni.
Non tutti gli educatori hanno aderito allo sciopero, ma resta il fatto che ben il 93% degli iscritti ai sindacati ha votato sì ad uno sciopero prolungato, chiaro segnale che i lavoratori del settore chiedano molto di più da parte delle istituzioni. Solo a Monaco sono ben 200 le strutture che parteciperanno alla contestazione, i genitori dovranno quindi informarsi se anche l’asilo dei loro figli resterà chiuso nelle prossime due settimane e se sono stati attivati servizi sostitutivi. Lo sciopero non interesserà invece molte strutture nelle zone intorno alla città, dove il lavoro proseguirà normalmente.
Ma esattamente per cosa combattono educatori e operatori sociali?
La legge tedesca prevede che per poter lavorare come educatore all’interno di un asilo o di una struttura equiparata, si abbia un titolo di studio o una formazione professionale (Ausbildung) della durata di cinque anni. I primi due anni corrispondono ad un Praktikum, ovvero un tirocinio, non pagato. Una volta terminati gli studi si può iniziare a lavorare partendo dal livello di retribuzione più basso (S6), ovvero con un guadagno lordo pari a 2589€. Il ivello più alto può essere raggiunto dopo 17 anni lavorativi, corrispondenti ad uno stipendio di 3289€ lordi. I sindacati richiedono che ci sia per tutti il passaggio diretto alla categoria retributiva S10, il ché significherebbe partire da un guadagno lordo di 2857€.