
Monaco di Baviera: la settimana scorsa è apparso su un muro di Berg am Laim la scritta “Hasselbach=porco giudeo”. Agli inquirenti sembra molto chiaro a chi si riferisse il messaggio: Philipp Hasselbach, un neonazista da poco uscito di prigione e compagno politico del consigliere comunale Karl Richter, membro del BIA (Bürger-initiative Ausländerstopp).
La scritta è apparsa inoltre in tempi ravvicinati all’incontro della domenica di Pasqua (che quest’anno coincideva con il compleanno di Hitler) presso il locale Corso Stub’n, dove Hasselbach si era riunito con altri venti compagni per fondare una circoscrizione locale del partito Die Rechte, di cui lui sarebbe divenuto dirigente.
Anche se la polizia non è certa di chi sia l’autore del graffito, si sospetta sia un’espressione delle fratture interne agli ambienti di estrema destra di Monaco e della Baviera, basati soprattutto su inimicizie personali e influenze territoriali. Nel settembre del 2013 è stato fondato infatti un nuovo partito che si fa chiamare “Der III. Weg” e il 23 marzo scorso è stata fondata a Monaco una loro sede. Questo nuovo soggetto neonazista è inoltre ostile ad Hasselbach in quanto quest’ultimo si sarebbe inappropriatamente impossessato di denaro del partito nei dieci anni in cui è stato membro dei Nationaldemokraten (JN), la giovanile del NPD.
Se ci sia da preoccuparsi per queste evoluzioni politiche resta ancora da vedere: nelle recenti elezioni comunali il BIA ha ottenuto lo 0,7 % dei voti, riuscendo a riconfermare il mandato di Richter nonostante il quasi dimezzamento del sostegno elettorale. Tra le cause di questa perdita potrebbe esserci anche la formazione di nuovi soggetti ideologicamente simili ma contrapposti, anche se lo sviluppo di questi equilibri è troppo recente per farne un’analisi accurata.
Anche se questi soggetti politici non si sono ancora espressi pubblicamente in maniera forte, gli esperti prevedono che nel breve periodo ci sarà un aumento delle manifestazioni di piazza e delle campagne ideologiche attraverso la distribuzione di volantini ed etichette. Intanto lo scorso venerdì sera si è tenuta a Max-Joseph-Platz una manifestazione in memoria di Reinhold Elstner, negazionista che nel 1995 si dette fuoco per protestare contro le installazioni sui crimini della Wehrmacht che dal ’95 al ’99 vennero organizzate in circa trentaquattro città tedesche.
In risposta a questo sit-in i musicisti della Bayerische Staatsoper hanno organizzato una contro-dimostrazione a cui hanno partecipato circa duecento persone. Sotto uno striscione che acclamava umanità, rispetto e pluralità, i musicisti hanno coperto con le loro note il chiasso che nel frattempo i tredici neonazisti cercavano di fare.
Un buon segno per Monaco e per la sua cultura politica.