
Baviera: Di certo l’escursionista Johann Westhauser non ricorderà con piacere il fine settimana di Pentecoste appena trascorso. All’1:30 di domenica 8 giugno, lo speleologo è rimasto infatti gravemente ferito a causa della caduta di massi mentre si calava sul fondo della grotta Riesending-Schachthöhle. Situata in Baviera nelle Alpi di Berchtesgaden, con i suoi 1148 metri di profondità, è senza dubbio la grotta più profonda della Germania.
Lo speleologo, originiario di Stoccarda, lavora presso l’Istituto di Tecnologia dell’università di Karlsruhe e, esperto escursionista, aveva già altre volte affrontato questa difficile discesa. L’esperienza tuttavia questa volta non è servita all’uomo, che ferito gravemente alla testa non ha potuto più continuare il percorso, nè tanto meno risalire. Uno dei due compagni con cui Westhauser aveva intrapreso il viaggio è riuscito a raggiungere l’uscita e a dare l’allarme, impiegando ben 13 ore per percorrere i circa 3500 metri di cunicoli che separavano il luogo dell’incidente dall’esterno.
Il Soccorso alpino bavarese si è immediatamente attivato per organizzare l’evacuazione dello speleologo, che si trovava in una depressione di 980 metri. Le operazioni di soccorso si sono rivelate particolarmente complesse, proprio per l’eccezionale profondità a cui è avvenuto l’incidente. Ai tecnici accorsi sono servite molte ore per percorrere l’intero tragitto e raggiungere l’uomo ferito e il compagno rimasto ad assisterlo.
Nella giornata di giovedì due medici, specializzati in operazioni di soccorso di questo tipo, sono discesi nella grotta e hanno visitato Westhauser, verificando un profondo trauma cranico, ma non potendo fare una diagnosi più precisa. Le condizioni dell’uomo sono comunque risultate stabili. Sempre nella giornata di giovedì, la Protezione civile tedesca ha richiesto formalmente l’aiuto del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico italiano (CNSAS), affinché inviasse un gruppo di tecnici di soccorso speleologico. Squadre di esperti provenienti da diverse regioni del nord italia sono partite venerdì mattina per collaborare alle attività di soccorso e per affiancarsi ai soccorritori già giunti dalla Svizzera.
Le operazioni di recupero sono iniziate sabato mattina e si prevede che si protrarranno per almeno una settimana. La prima fase di recupero è stata gestita nel migliore modi e il ferito ha potuto, attraverso il sistema radio, inviare saluti alla famiglia. Nella giornata di domenica il gruppo ha raggiunto il quarto bivacco, ci vorranno ora altri due giorni prima che possano giungere il terzo step.