
Monaco di Baviera: A giudicare dal salone del Theaterfabrik pieno solo per due terzi e dall’aspetto semplice e gioviale dei musicisti che entrano sul palco con puntualità alle venti come da copione, si direbbe di stare per assistere a un concerto di paese e non a quello dei Modà, il gruppo rock più seguito in Italia al momento.
La quantità numerica dei presenti è però ingannatrice e, soprattutto, inversamente proporzionale alla carica di adrenalina e alla potenza delle gole impazienti di cantare.
I Modà aprono la scaletta con la canzone “Gioia” (dall’album multiplatino omonimo) in un tumulto del pubblico che si protrae per tutta la durata del brano. Centinaia sono le mani al cielo e altrettanti i telefonini che immortalano in fotografie e video l’esibizione del gruppo. Il cantante Francesco Silvestre – detto Kekko – esprime il suo entusiasmo per questa esperienza nuova: “È la prima volta che veniamo in tour in Germania. Vi prometto che vi daremo tutto e che ci divertiremo un sacco”.
Sono tanti i giovani italiani nati qui in Germania che hanno conosciuto i Modà durante le vacanze in Italia e si sono innamorati della loro musica appassionata e romantica, e magari hanno fatto innamorare a loro volta le loro fidanzate tedesche o i compagni di liceo. Molti ragazzi hanno la stessa acconciatura e il look casual di Kekko, e stanno avvinghiati a belle fanciulle che salutano il loro idolo con occhi sognanti. Le altre ragazze, quelle probabilmente single, urlano “Sei bellissimo!“, ricambiate dallo stesso Francesco che sul palco non esita a mostrare tutto il suo carisma e il fisico tonico evidenziato da una maglietta nera aderente.
Inutile nasconderlo: quando canta “Come un pittore” e “Tappeto di fragole” fa vibrare i cuori di ogni età. E ciò che fin dall’inizio appariva poco plausibile accade sul serio: il tono già assordante dei cori aumenta inesorabilmente rasentando livelli che nemmeno ai concerti di Eros Ramazzotti.
I testi sono conosciuti e cantati praticamente a memoria, cosa non scontata in un concerto italiano in Germania. Deve essere tutto merito di Kekko. Perché Kekko non ha soltanto una voce calda e potente nel canto, ma sa anche ammaliare con le frasi giuste tra un brano e l’altro. Dedica la canzone “Cuore e vento” alla Sardegna, un testo interpretato insieme ai Tazenda nell’ultimo album (e qui una giovane innalza prontamente la bandiera dell’isola); dedica “Arriverà” a tutte le persone che stanno soffrendo per amore, spinge simpaticamente coloro che si sentono chiamati in causa a chiedere subito scusa dei loro errori con “Quello che non ti ho detto (Scusami…)”; balla teneramente abbracciato a una fan mentre canta “Bellissimo” e si siede sul bordo del palco per intonare “Mani inutili” come se fosse ancora su quella spiaggia di Pescara in cui ha scritto insieme ai compagni il testo della suddetta canzone.
“Siamo davvero sorpresi dell’energia che abbiamo trovato questa sera. Non sapevamo cosa aspettarci perché era la nostra prima volta qui. Quest’estate saremo negli stadi a suonare, ma riusciamo sempre a emozionarci, non importa quanto grande sia il posto. E questa è una serata piena di magia, grazie per l’affetto che ci dimostrate”.
Si salta di nuovo con “La sua bellezza” prima di passare ai saluti finali, quelli in cui Kekko ringrazia i componenti della band, gli organizzatori, i tecnici, “chi pulirà”, chi ha permesso questo concerto, chi li ha ospitati e soprattutto – come ripete a ogni suo concerto – ringrazia il pubblico senza il quale non esisterebbero serate come questa.
Ancora il tempo di cantare “La notte” e alle 21:23 è già ora di salutarsi. Le luci si accendono, la band si ritira dietro le quinte ma nessuno se ne va, nessuno crede che sia davvero tutto finito. Per minuti si aspetta un bis che non arriva. “Das gibt’s doch nicht“ dicono i tedeschi, “Ma è già finito?“ si chiedono gli italiani. Qualcuno, indignato, grida addirittura “Vergogna!“ con lo stesso pathos con cui pochi minuti prima cantava a squarciagola. Ma come ogni bella cosa, anche questa doveva pur finire, seppur non così presto: quello che rimane è il ricordo di un concerto emozionante dall’inizio alla fine, breve ma intenso come si usa dire, con una bella energia e una bella gioventù.
Il tour internazionale iniziato a Barcellona il 3 maggio proseguirà per Zurigo il 7 maggio e farà tappa a Parigi, Bruxelles e Londra per concludersi a New York il 21 maggio. In Italia i Modà saranno allo Stadio Olimpico di Roma e al San Siro di Milano l’11 e il 19 luglio.