
Monaco di Baviera: stazione centrale, “piccola Istanbul” e zona delle cliniche ospedaliere universitarie, tutto questo in un unico quartiere che con lo Schwanthalerhöhe condivide inoltre parte del Theresienwiese.
Il quartiere di Ludwigvorstadt, sul lato ovest del centro città è soprattutto il quartiere dei trasporti: contiene infatti sia la stazione centrale di Monaco, dalla quale passano tutte le linee della S-Bahn e molte linee della U-Bahn, sia la stazione degli autobus, punto centrale del traffico nazionale e internazionale di Monaco.

Il quartiere rispetto a molte altre parti della città non è antico: è infatti prodotto del progetto di espansione cittadina che risale ai re Bavaresi tra il XVIII e il XIX secolo. Nell’idea iniziale doveva essere un quartiere moderno e molto verde, il cui simbolo era costituito dalla statua della Bavaria. La denominazione attuale della zona viene citata per la prima volta nel 1804 ed è un chiaro omaggio al re Ludwig I che pochi anni dopo, nel 1810 avrebbe celebrato le nozze con Therese, alla quale venne dedicato il Theresienwiese – luogo dove appunto le celebrazioni vennero organizzate ed evento storico dal quale l’attuale Oktoberfest deriva.
Nei pressi del Wiese sta la chiesa di St. Paul, luogo turistico principale del quartiere e soprannominato “duomo del sobborgo” per la sua imponenza e stile tardo-neogotico che ricorda il nuovo municipio della Marienplatz. A causa dei bombardamenti e della ricostruzioe post-seconda guerra mondiale, quasi tutti gli altri edifici del quartiere sono di recente costruzione e riflettono il nuovo carattere dato alla zona: edifici dell’amministrazione, uffici e negozi, hotel piccoli e grandi dove soggiornano ogni anno la maggiorparte dei turisti di Monaco.
Il Ludwigvorstadt però non è tutto “stazione e Wiesen”, qui si trovano infatti anche numerosi cinema (ad esempio lungo la Sonnenstraße) e 5 teatri, tra i quali l’elegante Deutsches Theater nella Schwanthalerstraße. Infine, come sopra accennato, dagli anni ’60 questo quartiere è stato meta principale dei cosiddetti Gastarbeiter, specialmente quelli provenienti dalla Turchia. Questo ha reso parte della sua superficie, quella circostante la stazione, un quartiere essenzialmente popolare e internazionale, dove si trovano ottimi cafè e ristoranti internazionali e la sede di molte associazioni culturali, come la Eine-Welt-Haus nella Schwanthalerstraße.