Dal 9 dicembre scorso, una nuova linea delle ferrovie Tedesche (DB) offre un servizio express da città come Regensburg e Landshut all’aeroporto di Monaco. Il Ministro Bavarese dei Trasporti Hans Reichhart, propone adesso di rafforzare il servizio regionale con dei treni ad altra velocità, gli ICE, come già accade per Francoforte e altri importanti scali tedeschi.

L’idea è quella di invogliare i viaggiatori a muoversi sulle rotaie e ridurre di conseguenza i voli nazionali.
Maggiore prestigio per lo Joseph Strauss- secondo in termini di capacità dopo Frankfurt am Main- inserito anche in un dibattito ambientale. In una dichiarazione di giugno, Dietrich Brockhage, responsabile dell’organizzazione ambientalista Atmosfair, dichiarava che i voli nazionali, arrivati a metà rotta, raggiungessero più di 9.000 metri, con un impatto disastroso sull’effetto serra e forti emissioni di CO2. “Da un’altitudine di 9000 metri si formano tracce di condensazione e gli ossidi di azoto emessi dai motori producono ozono – questo ha un effetto molto più forte del solo biossido di carbonio”, ha spiegato Brockhage.
Cosa accadrebbe però a piccoli aeroporti come Norimberga, se tutti i passeggeri abituati a voli nazionali per Monaco ripiegassero in massa sui treni? La redazione de Il sole italiano lo ha chiesto all’Aeroporto Albrecht Dürer, a cui ha risposto Jan Beißen dell’ufficio stampa, che afferma:
“Il collegamento aereo tra Norimberga e Monaco di Baviera permette ai passeggeri dell’area metropolitana di Norimberga di raggiungere comodamente i voli internazionali del MUC, Aeroporto Internazionale di Monaco. Nel 2018, quasi il 100% dei passeggeri ha optato per questo tipo di servizio. Nel periodo estivo di quest’anno, Lufthansa ha offerto quattro voli giornalieri tra le due città. L’interruzione di voli-transfer (in favore degli ICE, ndr) rappresenterebbe al momento uno svantaggio per i viaggiatori della regione metropolitana.”