Il G7 nel castello…e i manifestanti?

Baviera - Garmisch-Partenkirchen: G7 2015
Baviera: Garmisch-Partenkirchen: G7 2015

Baviera: Garmisch-Partenkirchen: come già annunciato da diversi mesi il 7 e 8 giugno prossimo si terrà presso il castello di Elmau in località Garmisch-Partenkirchen la prossima riunione del G7, l’incontro tra i capi di stato facenti parte del G8, Russia esclusa.

Oltre ai problemi riguardanti la sicurezza e la gestione del traffico nella giornata di arrivo dei leader mondiali, stanno sorgendo altri problemi organizzativi dei quali non è chiaro di chi sia la responsabilità. Uno di questi riguarda l’alloggio delle diverse migliaia di manifestanti previsti per l’evento.

I Manifestanti: Questi ultimi si stanno già facendo vedere per le strade di Garmisch-Partenkirchen con striscioni e banchetti informativi che vogliono spiegare ai locali i motivi della loro protesta contro il G7. Tra le altre cose lo scopo di queste attività di sensibilizzazione è volto anche a tranquillizzare gli abitanti della zona e spiegare loro che non tutti gli anti-G7 sono persone violente che si scontrano con la polizia, come  spesso ritratto nei racconti e nelle fotografie dei giornali.

Pacifici o violenti che siano rimane però il problema dell’alloggio: dove staranno tutti questi manifestanti? I responsabili dell’ „alleanza per fermare il G7 di Elmau“ stanno cercando di ottenere i permessi per un campeggio nei pressi del castello ma con scarso successo. Al momento le autorità dei paesi vicini alla valle di Elmau hanno rifiutato la richiesta dicendo che non ci sono a disposizione aree adatte al progetto.

Gli Hotel: Questa situazione è stata ulteriormente aggravata dallo spostamento, avvenuto il 13 ottobre scorso, della data dell’incontro: dal 4-5 giugno al 7-8 giugno. Lo staff organizzativo dell’evento (polizia compresa) aveva infatti già prenotato le stanze necessarie ed essendo Garmisch luogo di villeggiatura gli hotel della zona avevano già confermato delle prenotazioni per il periodo successivo alla riunione del G7. Con lo spostamento della data gli hotel si sono ritrovati in una situazione difficile e quando il problema è stato risolto il 90% dei posti letto per le giornate del 7 e 8 giugno era stato comunque completamente occupato.

La politica regionale: il portavoce del ministro bavarese degli interni, Joachim Herrmann, ha dichiarato nelle ultime settimane che la regione non si vuole immischiare in questi problemi locali, tanto più se non riguardano l’incontro internazionale direttamente bensì i manifestanti.

Rimane quindi una domanda aperta: di chi sarebbe la responsabilità? Comunque si evolvano le trattative si rischia ignorando il problema non solo di creare ulteriori complicazioni per l’ordine pubblico, ma anche di far ingrandire la questione fino a trasformarla in un più generico dibattito sulla libertà di manifestare.