Monaco di Baviera. Come approvato dalla città di Monaco, entro la fine del 2019 inizio 2020, la MVG (Münchner Verkehrsgesellschaft) e la SWM (Stadtwerke München ) in stretta collaborazione con tutti i dipartimenti competenti del capoluogo bavarese costruiranno circa 550 nuove postazioni pubbliche di ricarica per auto elettriche che si aggiungeranno alle oltre 220 già presenti.

“Grazie all’aiuto della città possiamo ampliare fortemente la rete di postazioni.” Dichiara Florian Bieberbach, membro della direzione dell’SWM sul sito swm.de, che prosegue dicendo “con l’aumento delle nostre postazioni, offriamo anche più incentivi sia ai cittadini privati che ai commercianti per cambiare mezzo di trasporto in favore di uno elettrico”.
L’allargamento della Ladenetz (la rete di postazioni di ricarica) è una misura che rientra nel piano più ampio chiamato “Integrierte Handlungsprogramm zur Förderung der Elektromobilität in München” (IHFEM), promosso dall’ Umweltreferat (dipartimento per l’ambiente della città di Monaco) e per il quale sono stati stanziati circa 60 milioni di euro.
Numeri e costi delle E-Autos. Ma quante persone guidano auto elettriche a Monaco? E soprattutto perché costano molto? Secondo i dati ufficiali dell’Umweltreferat, attualmente sarebbero circa in 4.000 a guidare un’auto elettrica. E se il mercato delle E-Autos stenterebbe ancora a decollare, dipenderebbe in larga parte dai costi ancora troppo elevati per i cittadini. Soprattutto se paragonati ad una normale auto con motore Diesel o benzina. Tra un’autovettura di ultima generazione con motore elettrico e la sua parallela con motore Diesel potrebbero esserci circa 9.000 euro di scarto, dove la seconda sarebbe la meno cara.
La domanda principale che i consumatori pongono al mercato delle auto elettriche è perché queste siano così costose. Il problema sono le batterie, i materiali contenuti in esse – cobalto, litio, grafite nikel, tutti importati dall’estero – e la loro durata, misurata in kilovattori. Secondo il sito di statistiche statista.de – che ha registrato i prezzi di una batteria per kilovattore a partire dal 2013 per proiettarli fino al 2020 – dai 400 euro medi del primo anno (2013) si è passati ai 187 euro del 2017. Una diminuzione consistente, che sembrerebbe sostenere i piani della città, sempre più orientati verso una mobilità elettrica.
Dunque nonostante la vendita di E-Autos risulti ancora lenta per le incertezze dei consumatori relative ai costi, il futuro sembra legato sempre più ai motori elettrici. Lo testimoniano sia i dati – che segnalano un abbassamento sensibile dei prezzi delle batterie e quindi garantiscono un allargamento della fetta di possibili acquirenti – sia i progetti della città di Monaco, che con l’IHFEM ha speso 60 milioni di euro per la promozione dell’elettrico.