Monaco di Baviera. Nel capoluogo bavarese i costi degli affitti aumentano di anno in anno e non si riesce a far fronte ad una domanda che supera di gran lunga l’offerta del mercato immobiliare. Sempre più persone si trasferiscono in periferia.

Vivere a Monaco significa innanzitutto porsi il problema di avere un’abitazione. Trovare una stanza o un intero appartamento a costi accessibili è impresa ardua per buona parte della popolazione, ovvero stranieri, studenti, pensionati e lavoratori medi. Basti pensare che stime del Mietervereins relative all’anno 2017 rilevano che il costo di un fitto al metro quadro, di una nuova costruzione in centro, ammonta in media a 19,65 euro, addirittura quasi il 3,9 % in più rispetto al 2016.
Non è una caso che ogni giorno sempre più persone siano costrette a trasferirsi in periferia (ma sempre all’interno del Landkreis München), o addirittura in altre città limitrofe come Augsburg o Landshut andando incontro alla vita da pendolari nella speranza di ridurre i costi quotidiani. Riportando alcuni dati si può effettivamente constatare di come la situazione affitti migliori fuori Monaco. Una vera e propria eccezione sembra essere rappresentata da Ebersberg (Landkreis), ad est del capoluogo bavarese, dove basterebbero 9.80 euro al metro quadro per aggiudicarsi un appartamento, seppur piccolo.
È la zona di Herrsching (nei pressi dell’aeroporto Strauss) ad essere invece la più cara con 14,00 euro al metro quadro. Tuttavia per quanto si possa spendere meno, ci sono altri aspetti da considerare che incidono ugualmente sulla qualità della vita di chi vive al di fuori del centro. Il fenomeno del pendolarismo ad esempio, che costringe tanti lavoratori a spostarsi quotidianamente, nella maggior parte dei casi con mezzi pubblici, almeno due volte al giorno per raggiungere il posto di lavoro e ritornare a casa.
Monaco è tra le città tedesche con il più alto tasso di pendolari, circa 368.000 persone che ogni giorno viaggiano attraverso il Landkreis improntando la loro vita ad un sacrificio costante che prevede non solo lo stress del normale orario lavorativo ma anche di un ulteriore sforzo legato a tratte lunghe e faticose che costituiscono la quotidianità. Un lavoratore medio spende una buona parte del suo stipendio per l’affitto, che viva nel centro di Monaco o nel cosiddetto Umland. Senza considerare i Nebenkosten, gli abbonamenti altrettanto costosi ai mezzi pubblici.
Dunque quella della casa è solo una delle questioni legate alla realtà socio-economica di qualsiasi città, nel caso di Monaco l’analisi si stringe attorno al problema della crescita futura. Di anno in anno gli abitanti aumentano sempre di più, e nonostante sia evidente il passo veloce dell’economica, trovare una stanza o un piccolo appartamento diventa un lusso che in pochi riescono a permettersi. Dunque trasferirsi in periferia è davvero la soluzione al problema o Monaco è sempre più una città per ricchi?