No alle Stolperstein

Pietre d'inciampo
Monaco. No del consiglio comunale alle Stolperstein

Monaco. Lungo le strade di Monaco non ci saranno le Stolperstein (“pietre d’inciampo”). Dopo ben 12 anni di dibattiti, questo mercoledì il consiglio comunale ha deciso con larga maggioranza che le pietre non verranno installate in città.

L’iniziativa, partita da Colonia nel 1995, è stata pensata e poi realizzata dall’artista tedesco Gunter Demnig e oggi conta oltre 50 mila pietre d’inciampo sparse in diversi paesi europei. Le piccole targhe di ottone sono state inserite nel selciato stradale delle città davanti alle abitazioni che, durante il periodo nazista, sono state teatro di deportazioni. Le pietre, non più grandi di un sampietrino, recano il nome, la data di nascita e di morte, la data e il luogo di deportazione della persona.

L’iniziativa, ormai da diversi anni sul tavolo del consiglio cittadino, è stata per ora abbandonata, respinta da sempre e a gran voce dalla numerosa comunità ebraica che vive in città.

Nonostante la decisione presa dal consiglio comunale, resta per i cittadini un tema caldo, molti sono infatti coloro che non comprendono il motivo della soluzione votata dai consiglieri: le pietre d’inciampo non verranno realizzate, ma al loro posto pannelli e stele commemorative verranno fissate sui muri delle case dove hanno vissuto le vittime del nazismo. Già in progettazione sarebbe inoltre un grande monumento centrale che recherebbe i nomi di tutti i perseguitati dal nazismo.

Secondo le parole di SPD e CSU sarebbe questo un compromesso, ma di fatto esso non lo è. La decisione di “sostituire” la realizzazione delle pietre con altre forme di commemorazione, rappresenta in realtà la volontà comune di non installare in città le Stolperstein. Un compromesso era invece quello proposto dal referente per la cultura Hans-Georg Küppers, il quale sognando per Monaco la costruzione di una ” rete della cultura della memoria”, aveva proposto l’attuazione di diverse forme di ricordo – dalle pietre d’inciampo, ai pannelli, alle stele -, che insieme potessero creare un vero e proprio percorso nella memoria storica della città. Idea che tuttavia è stata bocciata dal consiglio comunale, in quanto sarebbe stata anch’essa disapprovata dalla comunità ebraica.

La Israelitischen Kultusgemeinde (IKG) è da sempre contraria alla realizzazione delle Stolperstein e non ha mai mancato di far sentire la propria voce a tale proposito. Tra i motivi del loro “no”, il pensiero dei membri della comunità, che dicono si sarebbero sentiti molto feriti da questa forma di commemorazione. In essi c’è il desiderio di ricordare i propri cari, ma non in questo modo.

Se tantissimi all’interno del consiglio comunale erano coloro che appoggiavano le richieste della IKG, molti altri erano coloro che al contrario ritenevano le pietre d’inciampo un ottimo mezzo per ricordare, per altro già diffuso in moltissime città tedesche.

Le Stolperstein sono diventate per Monaco un nodo tutt’altro che semplice da districare, una questione non solo sociale, ma soprattutto politica. I sostenitori dell’iniziativa non si sono ancora dati per vinti e hanno già in progetto di organizzare una protesta davanti al comune, per chiedere che su tale argomento possano essere i cittadini a scegliere attraverso un referendum.