Nuove regole per gli asili: la città rimborserà più quote

Monaco di Baviera: Nuove regole per gli asili nido
Monaco di Baviera: Nuove regole per gli asili nido

Monaco di Baviera: Dopo i numerosi scioperi degli ultimi tempi, che hanno coinvolto in particolar modo gli educatori di asili e scuole pubbliche, il gruppo SPD di Monaco ha avanzato la richiesta che qualcosa venga modificato nello statuto che regola il pagamento del canone mensile per asili e scuole dell’infanzia. Iniziativa già da qualche tempo discussa presso il Consiglio comunale e che si è conclusa questo martedì con sostanziali cambiamenti che potrebbero sollevare il morale di genitori e famiglie.

Secondo quanto concordato infatti, d’ora in poi i genitori dovranno pagare solo per servizi di cui hanno realmente usufruito. Questo significa cioè che la città rimborserà alle famiglie le quote anticipatamente pagate per la frequentazione e i buoni pasto per tutto il periodo che la struttura è stata chiusa, escludendo i giorni di chiusura regolare, come le domeniche e le festività.

Fino ad oggi il regolamento prevedeva uno scaglionamento dei rimborsi: fino a 5 giorni di chiusura i genitori venivano rimborsati del 25% del canone mensile, se si arrivava a 10 giorni di interruzione allora si saliva a metà della quota mensile, fino ad un massimo di due terzi dei contributi dopo 15 giorni di chiusura.

Tra maggio e giugno ben due terzi delle 420 scuole cittadine hanno lasciato le famiglie a piedi, chiudendo le loro porte per 17 giorni in un solo mese. In base quindi all’ordinamento precedente, i genitori sono stati risarciti solo per 15 giorni, ma non per i restanti due. Secondo quanto rivelato da un portavoce, solo questi due giorni costeranno alla città 260 mila euro di rimborsi.

Ad oggi le strutture scolastiche sono nuovamente in attività, seppure gli scontri tra il sindacato Verdi, che rappresenta gli educatori, e i datori di lavoro comunali non siano ancora del tutto conclusi. Ma finché le due parti non raggiungeranno un accordo, allora sarà impossibile per le famiglie vedersi restituire i loro soldi.