
Monaco – Zorneding: negli ultimi mesi si è spesso letto di incidenti e problemi nei campi dove vengono alloggiati gli emigranti richiedenti asilo. Si tratta purtroppo spesso di violenze nei confronti delle donne o di dispute tra famiglie e singole persone di religioni e paesi diversi, esasperati da una convivenza forzata. Queste persone vengono spesso costrette – nonostante gli sforzi delle autorità locali – a vivere per lunghi periodi in attesa che gli venga confermato l’asilo politico in luoghi al limite del sovraffollamento, con scarsa privacy e senza accesso ad internet, cosa che li fa sentire isolati in questo paese dove spesso si rifugiano scappando da guerre o dittature.
L’ennesimo esempio di convivenza forzata sfociata in violenza è avvenuto lo scorso fine settimana presso Zorneding, una cittadina a est di Monaco dove un mese fa 56 adolescenti richiedenti asilo ed emigrati senza i genitori erano stati alloggiati nell’albergo Eschenhof. I dettagli dell’avvenimento sono ancora imprecisi, ma si sa che domenica sera intorno alle 22 si sono sentite le grida di una discussione tra eritrei e siriani al termine della quale tre ragazzi sono stati feriti. Inoltre viene riferito che un ragazzo di 17 anni di origine libica ha trovato rifugio nella vicina locanda mentre scappava da un gruppo di sette eritrei che lo stavano inseguendo con diverse pietre e un manganello. I ragazzi coinvolti sono stati per fortuna separati dai gestori e dai clienti della locanda che hanno calmato le acque in attesa della polizia.
Dopo questo tragico evento, anche considerato il fatto che questo episodio è stato solo l’espressione più forte di una convivenza che aveva da subito dato problemi alla quiete cittadina, i servizi sociali hanno deciso nel giro di pochi giorni di spostare da subito una parte dei ragazzi coinvolti nella rissa e che l’hotel Eschenhof verrá svuotato entro la fine dell’anno. Come ulteriore misura di sicurezza, almeno finché le indagini non si saranno concluse, i servizi sociali di Monaco hanno inoltre aumentato il proprio personale sul luogo in modo da appianare ogni nuovo possibile conflitto.
Come in altre situazioni simili non è affatto semplice risolvere la situazione e bisognerà attendere le verifiche del caso prima di pianificare soluzioni di lungo periodo, ciò che è certo è che i servizi sociali responsabili, il comune di Monaco e quello di Zorneding dovranno collaborare strettamente per trovare una soluzione che renda l’integrazione di questi ragazzi il più semplice possibile.