
Monaco di Baviera: l’azienda che sin dalla propria origine aveva come sedi principali Berlino e Monaco ed è stata un importante simbolo dell’economia della città sembra improvvisamente voler ridurre la propria presenza in Baviera. Qui la storia di un progressivo allontanamento.
Era il 1890 quando la Siemens si trasferì a Monaco e ha accompagnato da quel momento in poi ogni passo dell’evoluzione economica, sociale e tecnologica della città.
Nel 1895 la prima grande impresa: i sette dipendenti della Siemens installarono 1106 nuovi lampioni elettrici in città, i primi in assoluto nella Theatinerstraße. L’azienda crebbe così rapidamente a Monaco che già nel 1900 occupava 380 persone. Durante il periodo d’oro dell’ “era- Siemens” negli anni ’70, 47.000 persone lavoravano presso l’azienda, che con queste cifre era diventata il più grosso datore di lavoro della città.
Il rapporto era così stretto che quando c’erano dei problemi il direttore generale e il sindaco di Monaco ne parlavano personalmente, i giornali e i cittadini seguivano ogni cambiamento assiduamente, come se azienda e città fossero un tutt’uno inscindibile.
A metà degli ’90 però iniziò il cambiamento graduale, e la Siemens di Monaco passò da essere una sede centrale, ad essere una delle tante sedi presenti in 190 paesi diversi del mondo. Si passò da più di 40.000 impiegati ai 9.000 impiegati di oggi.
Allo stesso tempo altre sedi anche nella stessa Germania hanno acquistato un ruolo più importante: a Erlangen e Berlino lavorano per Siemens molte più persone che a Monaco e la produzione si concentra su una varietà più ampia di concetti. Siemens diversifica infatti da anni la propria produzione in quattro campi diversi: energia, sanità, industria e infrastrutture e a Monaco si concentra solo su quest’ultima.
Un’evoluzione insomma che alla delocalizzazione all’estero dei servizi e alla forte diminuzione del personale accompagna una semplificazione delle relazioni con la città: da impulso centrale per l’innovazione a componente quasi secondario della varietà di aziende che animano Monaco.