
Stoccarda: 200 negozi su 43.000 m2, 415 appartamenti, oltre a uffici, alberghi e a una fontana lunga più di 80 metri. Questi sono alcuni dei grandiosi numeri che accompagnano l’apertura di Milaneo, il più grande centro commerciale del Baden-Württemberg.
Costruito poco distante dalla stazione centrale, tra la biblioteca comunale e Wolframstraße, Milaneo ha aperto ufficialmente le sue porte al pubblico questo giovedì mattina alle ore 8. Ma i primissimi curiosi erano in fila davanti alle porte già molto tempo prima. E con loro anche alcuni contestatori, che hanno protestato davanti all’ingresso con megafoni e cartelloni: bersaglio delle loro critiche Primark, noto marchio della moda irlandese, criticato dagli attivisti per i diritti umani per le condizioni di produzione dei loro capi d’abbigliamento. E secondo gli organizzatori, proprio la catena “low cost” Primark sarà presa d’assalto dai più giovani visitatori, e con lei anche Zara e Media Markt, considerati negozi “di punta” del centro.
La serata di gala per l’inaugurazione del grande magazzino si è svolta mercoledì sera. Tra i 1000 invitati anche il sindaco della città Fritz Kuhn, il quale ha voluto sottolineare che sebbene ci siano diversi problemi, legati proprio alla costruzione del nuovo centro per gli acquisti, questi devono essere risolti insieme, perché è interesse della città intera che il Milaneo vada bene. Tra le preoccupazioni maggiori dei cittadini c’è l’inevitabile aumento del traffico nelle zone circostanti, traffico per altro già normalmente molto intenso. Per questo gli stessi manager del centro avrebbero chiesto al primo cittadino il potenziamento della rete dei mezzi pubblici da e per il centro commerciale.
Alexander Otto, capo di ECE, società proprietaria dello stabile, cerca invece di sciogliere i dubbi dei numerosi commercianti del centro, sempre più preoccupati dallo spopolamento delle vie cittadine. Egli infatti è convinto della necessità di attirare verso Stoccarda nuovo potere d’acquisto, ovvero di creare un vero e proprio “turismo commerciale”, cosicché non ci sia uno spostamento dai singoli negozi del centro ai grandi magazzini, ma un aumento degli acquirenti. Sempre secondo Otto, ciò che più ora si deve tentare di contrastare sono gli acquisti on-line.