Stoccarda. Gerber: chiude il primo negozio

Stoccarda: Gerber: chiude il primo negozio
Stoccarda: Gerber: chiude il primo negozio

Stoccarda: Solo pochi mesi fa l’apertura dei due grandi centri commerciali Gerber e Milaneo, entrambi eretti poco distanti dal centro città (ne abbiamo parlato qui: Gerber, Milaneo.) e promossi come nuove e importanti attrazioni per il capoluogo badese. Nuovi centri per l’acquisto che tuttavia non poche critiche hanno suscitato, e continuano a sollevare, da parte della popolazione e dei numerosi commercianti che hanno i loro negozi nel centro di Stoccarda.

In questi giorni arrivano anche le prime critiche di un inquilino del centro commerciale Gerber, critiche rivolte soprattutto alla gestione del centro. Stephan Keck è amministratore delegato di Evita, marchio rivenditore di scarpe italiane, che ha due filiali in città, la prima in Schlossplatz e la seconda all’ultimo piano di Gerber. Ma qui gli affari non vanno molto bene, egli lamenta la bassa frequenza di clientela – a volte non più di un cliente al giorno – e i numerosi difetti nella gestione del sistema. Gli amministratori, infatti, sarebbero più interessati al design dei negozi, che preoccupati ad attrarre visitatori. Tutto ciò ha spinto l’amministratore del marchio a decidere di chiudere la filiale da poco aperta presso Gerber.

Oliver Grünwald, amministratore del centro commerciale, risponde alle critiche puntualizzando che le partenze “sfortunate” sono tipiche di un centro commerciale di questa grandezza. Riguardo l’afflusso di clientela Grünwald da qualche numero, specificando che giornalmente la struttura accoglie in media 20 mila persone, che raggiungono le 40 mila nei giorni di punta. Cifre che già soddisfanno la gestione del centro, sebbene un confronto con l’anno precedente non sia ancora possibile e si debba aspettare Pasqua per poter fare i primi bilanci.

L’amministratrice dell’Associazione dei commercianti del Baden-Württemberg, Sabine Hagmann, interrogata su queste tematiche, afferma di essere speranzosa e di non voler buttare la spugna dopo soli quattro mesi. Quello che tuttavia non va sottovalutato è che lo spazio per la vendita al dettaglio, con la costruzione dei due centri, è notevolmente aumentato, ma con esso non è aggresciuto il potere d’acquisto, che viene quindi ridistribuito su più negozi rispetto a prima. Effetto che farà soffrire diversi commercianti.