
Stoccarda: Questo weekend a Stoccarda si è parlato di Lampedusa. Nell’ambito di un progetto molto più ampio, che coinvolge il gruppo “Il nostro cuore batte per Lampedusa”, la ACLI Baden-Württemberg e l’Istituto culturale italiano di Stoccarda, sono stati organizzati due incontri per discutere del problema dell’immigrazione, che ormai da molti anni vede protagonista l’isola italiana.
Il gruppo di lavoro Il nostro cuore batte per Lampedusa, formatosi dopo il terribile naufragio di un’imbarcazione libica avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa e che ha causato ben 366 morti accertate, ha un obiettivo preciso, quello di informare più persone possibile su ciò che sta accadendo a Lampedusa e sensibilizzare l’opinione pubblica europea su un dramma sociale che ormai non riguarda solo l’isola, nè solo l’Italia, ma l’Europa intera.
Grazie a questo gruppo determinato nasce un’opera teatrale, che raccoglie moltissime testimonianze dei rifugiati che hanno compiuto il “viaggio della speranza”, e degli stessi cittadini di Lampedusa. Già presentato ad Hannover, il progetto teatrale Lampedusa. 3 ottobre 2013 è stato riproposto questo venerdì sera anche a Stoccarda, grazie alla compagnia teatrale “Teatralia Europa”.
A seguire, nel pomeriggio di sabato il sindaco dell’isola di Lampedusa, Giusi Nicolini è stata presente presso la Haus der Katolischen Kirche. Qui la prima cittadina e diversi ospiti italiani e tedeschi hanno discusso con il pubblico del tema: come gestire l’emergenza profughi a Lampedusa? È davvero un problema solo italiano? Quali azioni l’Europa dovrebbe attivare? Domande di difficile risposta, ma che bisogna porsi se davvero si desidera trovare una soluzione.