
Monaco di Baviera. Società di zombie, che non vede e non ascolta, testa bassa e occhi persi sul display. The walking dead, non più solo una serie televisiva, ma l’immagine della nostra società.
Solo uno dei posts che commentano l’articolo del Münchner Merkur (24.04.2016) riguardante una mancata tragedia avvenuta lo scorso 24 aprile. Ore 16,30. Una ragazza di 26 anni scende le scale della U-bahn, Basler Straße (U3- München Süd) e raggiunge la banchina. Distratta dal cellulare non si accorge in che direzione sta andando. Passo nel vuoto e cade sui binari. In quel momento arriva la U-Bahn. La conducente, una 52enne, tira prontamente il freno d’emergenza. Troppo tardi, la ragazza viene travolta all’istante. Ancora in pericolo di vita, la giovane è ricoverata in una clinica per gravi ustioni ai gomiti, alla schiena e un arresto cardiaco, mentra la signora, in stato di shock, è sotto la custodia del Krisen-Interventions-Team. „Poteva scapparci il morto“, viene da dire.

Finale amaro invece per un caso dalle dinamiche simili accaduto lo scorso 2 marzo. Protagonista sempre una ragazza. 15 anni stavolta. Usciva dalla palestra McFit, nella Landsbergerstraße. Julia B., passo veloce, borsa a tracolla. Cuffiette, cappuccio in testa e cellulare alla mano. Dettagli fatali quest’ultimi. La minore ignora il semaforo rosso e attraversa la strada senza accorgersi dell’arrivo del Tram (19). Ripetuti clacson e urla della gente. L’impatto è inevitabile. La studentessa di Allach si spegne in ospedale.

Casi di disattenzione per colpa di cellulari si verificano tutti i giorni. È questione di un attimo, una notifica su whatsapp che dobbiamo assolutamente leggere, la foto di un´amica appena postata su facebook ecc. Siamo diventati insensibili a ciò che abbiamo intorno.
Ad Augsburg è stato inserito il primo semaforo a terra che inizia a lampeggiare di rosso al sopraggiungere di un tram, per chi cammina avendo puntati gli occhi sull’inseparabile smartphone.
Dovremmo alzare la testa e imparare ad osservare. Seguire con lo sguardo il profilo di un albero, di una panchina, di due amanti, della signora che ritira i panni stesi. Occhi aperti, testa alta verso il mondo, verso questo cielo scuro. Pioverà stasera, lo so perchè l’odore di pioggia riempie l’anima, e non c’è app, sito meteo o altre diavoleria a raccontarlo. Ci sei tu che cammini solo sotto il cielo che si scatena liberamente. È un invito alla vita, a uscire di casa, alle sensazioni vere, forti, non filtrate. Avidi di vita e veri come una passeggiata sotto la pioggia. Senza ombrello.