#Ausgehetzt: manifestazione contro “la politica della paura”

Si attiva la società civile con oltre 130 associazioni e movimenti in protesta in diverse piazze della città col motto “#ausgehetzt”

Monaco di Baviera. Domenica 22 luglio si è tenuta in diverse piazze della città una manifestazione “contro la politica irresponsabile della scissione provocata da Söder, Seehofer Dobrindt e Co”, come viene annunciato sulla pagina Facebook tramite la quale è stata gestita l’organizzazione. “Vogliamo mandare un segnale contro la decisa sterzata a destra avvenuta nella nostra società, nel monitoraggio dello stato, nella restrizione della libertà e nei continui attacchi ai diritti dei cittadini”. Questa la battaglia in termini di temi e non nomi.

Monaco di Baviera: manifestazione contro la politica della Paura (foto © ilsoleitaliano)

Tempi e tappe di #ausgehetzt. In base ai temi trattati, la manifestazione si è svolta in quattro luoghi diversi della città.
• A Goetheplatz alle ore 13.00 per parlare di migrazione, antirazzismo, e pace
• A Bavariaring alle ore 13.30 è stata discussa la PAG (Polizeiaufgabengesetzt), della quale ci siamo occupati qualche mese fa (vai all´articolo).
• Al DGB-Haus alle ore 14.00 i temi relativi agli affitti, al lavoro e alle politiche sociali
• A Luisenstraße alle ore 14.30 per le pari opportunità delle donne e degli LGBT

Intorno alle 16 Königsplatz, ultima tappa della manifestazione, è un trionfo di cori e bandiere. Dal palco istituito per l’occasione si presenta Thomas Lechner, organizzatore dell’evento, che assieme a Matthias Weinzierl e Till Hofmann della “Bellevue di Monaco”, da il benvenuto ai 25 000 dimostranti in (quasi) tutte le lingue del mondo. “Monaco parla diverse lingue. Ed è giusto così!“ La manifestazione di ieri accusa il governo di alimentare rabbia, razzismo e paura attraverso un linguaggio violento e aggressivo. Ne fanno dunque una questione verbale chi critica e contesta il termine Asyltourismus (traduzione oltralpe di “la pacchia è finita”), espressione usata nei dibattiti politici che infetta e avvelena la Nazione (“Es wurde Gift ins Land gebracht”). L’evento ha riportato alla mente la Lichterkette del 1992, in cui la città si batté pacificamente contro il razzismo.

È dunque così che si combatte il razzismo? Nessun Flüchtling o richiedente asilo in questa domenica di pioggia. Sarebbe da chiedersi se gli immigrati si sentano rappresentati dai tanti cartelloni e slogan che ieri associavano immagini drammatiche come il bimbo trovato morto sulle coste turche un anno fa o i corpi senza vita diffusi la scorsa settimana da Open Arms a partiti e personalità di spicco come Söder e Seehofer, ritenendoli gli unici responsabili di una politica sbagliata.

Le organizzazione partecipanti. A sostenere la dimostrazione più di 130 movimenti, associazioni e organizzazioni impegnate quotidianamente in battaglie sociali. Movimenti ambientalisti, gruppi LGBT, studenti universitari e anche partiti politici d’opposizione come SPD, Grüne, ödp. Da segnalare il caso Kammerspiele e Volksteather, che tramite i rispettivi direttori hanno fatto sapere di voler partecipare attivamente in quanto collettivo, provocando reazioni contrarie all’interno del consiglio cittadino della CSU. “Entrambi i teatri avrebbero dovuto mantenere un atteggiamento neutrale nei confronti delle istituzioni cittadine” ha ammonito il Bürgermeister Josef Schmid (CSU).